Si riportano di seguito i passaggi salienti del discorso di Stefano Besseghini presidente di ARERA, pronunciato alla Camera in occasione della prima Relazione annuale del nuovo Collegio.

Collegio della transizione: Questo settennato si colloca in una prospettiva temporale che, traguardando i numerosi obiettivi sovranazionali fissati al 2030, coglie gran parte di una fase che potremmo ben chiamare la “transizione verso la sostenibilità”.
Indipendenza: il valore delle Autorità risieda soprattutto nel carattere dell’indipendenza, che deve essere difeso nei principi, onorato negli atti e rispettato nelle relazioni.
Autorità a supporto dall’attività normativa. Sin dal suo insediamento questo Collegio ha inteso dichiarare la volontà di garantire una leale collaborazione istituzionale. Essa si sostanzia principalmente nell’attenta gestione delle relazioni interistituzionali e nella massima collaborazione nell’evoluzione dei singoli provvedimenti normativi per fornire, sin dall’inizio, quegli elementi istruttori in grado di meglio orientarne la formazione. È un atteggiamento che questo Collegio intende confermare, anche ricorrendo nei tempi e modi opportuni allo strumento della segnalazione previsto dalla nostra legge istitutiva, nella prospettiva di circoscrivere i rischi e di condividere le possibili soluzioni, nella consapevolezza che spesso la natura fortemente tecnica dei temi mal si presta ad interventi occasionali, non strutturati e frammentati tra una pluralità di interlocutori.
Intersettorialità: La comune spinta alla sostenibilità determina anche l’emergere di elementi di interdipendenza tra settori, una interdipendenza spinta certamente dall’innovazione tecnologica, ma anche dalla crescente consapevolezza dell’utente che vuole sentirsi parte attiva.
Obiettivi trasversali: Accanto agli specifici obiettivi settoriali, l’Autorità ha indicato nel Quadro Strategico tre “obiettivi trasversali” utili a far emergere, anche nell’operatività interna, la richiamata intersettorialità: il consumatore consapevole, l’innovazione e la promozione della compliance regolatoria.
I divari territoriali: Se dovessi individuare un fattore comune che caratterizzi l’ampia gamma di temi coperti da Arera è la preoccupazione per il sistematico divario territoriale che questo Paese dimostra nelle diverse situazioni. È questa la principale sfida che questo Collegio sente di dover cogliere
La regolazione dei difetti: I fisici sanno bene che i modelli non coincidono con la realtà e che si deve essere prontamente disponibili ad abbandonare un modello quando non è utile ad interpretarla. Quando il modello vuole avvicinarsi alla realtà deve cominciare a prendere atto e a misurare l’effetto che le deviazioni dall’idealità hanno sul modello e sui suoi risultati. Queste deviazioni dall’idealità sono i difetti e la realtà è, in fondo, la fisica dei difetti. Abbiamo bisogno di una regolazione che sappia costruire la “regolazione dei difetti”, da intendersi come una regolazione profondamente calata nella realtà e in grado di sospingere con la fermezza delle regole e la “gentilezza della progressività” i servizi che dobbiamo garantire ai nostri concittadini verso caratteristiche di omogeneità, efficacia ed efficienza.
Consumatore consapevole: Il consumatore è il paradigma assoluto della trasversalità dei settori per la sua unicità nella pluralità dell’offerta di servizi. (…) Il consumatore consapevole è un consumatore non solo in grado di operare delle scelte il più possibile “razionali”, ma anche di comprendere gli aspetti rilevanti dei servizi. L’Autorità è chiamata, quindi, oltre che a supportare le iniziative di informazione promosse dai gestori, anche a realizzare specifiche campagne di informazione e sensibilizzazione volte a migliorare la consapevolezza del consumatore/utente.
Tecnologie e obsolescenza: Il tasso di obsolescenza delle tecnologie è cresciuto moltissimo determinando un conflitto con i tempi del loro dispiegamento su larga scala. È strutturalmente necessario cominciare ad immaginare che i clienti possano avere servizi differenziati non per ragioni di costo ma per la differenza tra generazioni tecnologiche e tempi di dispiegamento su larga scala delle soluzioni. Questo deve essere costantemente controbilanciato dalla garanzia di quella convergenza nella qualità dei servizi.
Compliance regolatoria e enforcement: L’obiettivo è un rafforzamento della compliance regolatoria anche attraverso un rafforzamento dell’azione di monitoraggio ed enforcement.
Semplificazione: La definizione di criteri e obiettivi chiari, anziché di specifiche regole di dettaglio, può consentire una regolazione più semplice – sebbene non semplicistica – e più flessibile, puntando sull’allineamento degli interessi e lasciando alle imprese la definizione di dettaglio dei servizi. (…) L’Autorità si impegna a ridurre significativamente le proprie tempistiche procedurali
Energia: regole Ue e esigenze nazionali: Sul pacchetto Energia Pulita per tutti gli Europei si presenta uno scenario articolato, come sempre frutto di mediazioni che andranno ricondotte in sede di applicazione ad una maggiore coerenza con le esigenze nazionali. Esigenze nazionali che non devono essere interpretate in chiave “conservativa”. In molti casi la regolazione italiana ha già recepito e implementato in maniera più avanzata alcune indicazioni che la mediazione Europea ha limitato
Tre sfide: Gli obiettivi di decarbonizzazione introdotti a livello europeo e declinati a livello nazionale nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, i limiti mostrati dal modello di mercato elettrico centrato su orizzonti temporali di breve periodo nel supportare lo sviluppo di impianti di generazione e il progressivo superamento delle logiche storiche di approvvigionamento del gas naturale a favore di nuovi equilibri di mercato a livello globale, sono tre elementi che pongono una sfida importante per garantire l’adeguatezza e la sicurezza del sistema elettrico e del gas naturale nel medio periodo, nonché un loro sviluppo e funzionamento efficiente.
Capacity market e riforma dispacciamento: Il Capacity Market costituisce uno strumento in grado di fornire il contesto di adeguatezza del sistema, al cui interno poter sviluppare la crescente quota di generazione distribuita da fonte rinnovabile. L’Autorità intende completare l’adeguamento del disegno del mercato dei servizi di dispacciamento a quello europeo, preservando tuttavia la gestione centralizzata e co-ottimizzata del sistema da parte di Terna. In tale ambito le unità di consumo, produzione e stoccaggio precedentemente escluse dal mercato del dispacciamento – rinnovabili non programmabili e generazione distribuita, accumuli, veicoli elettrici – potranno fornire risorse per i servizi anche tramite forme di aggregazione, fermo restando il principio della neutralità tecnologica e tenendo conto dei risultati derivanti dai progetti pilota.
Interruzioni in aumento: La qualità della fornitura del sistema elettrico è un elemento cui grande attenzione è stata prestata sin dall’inizio dell’attività regolatoria. (…) Prime analisi dimostrano che, sia in termini di durata che di numerosità delle interruzioni tra il 2017 ed il 2018 si è registrato un peggioramento e una mancata riduzione delle differenze territoriali, con il mantenimento di peggiori performance nelle regioni del sud e nelle isole. È questo un tema che l’Autorità intende affrontare con determinazione.
Gas vettore di transizione, ma…: Questa Autorità ritiene che le infrastrutture gas rappresenteranno anche nel medio termine un investimento rilevante e strategico, in grado di garantire quella stabilità e diversificazione della fornitura che ancora rappresenta un elemento di sicurezza per ogni sistema energetico. Al tempo stesso riconosce che il processo di elettrificazione dei consumi determinerà una notevole pressione in termini di switching tecnologico, soprattutto in quelle situazioni in cui condizioni climatiche e difficoltà logistiche nella realizzazione delle reti di distribuzione gas renderanno sfavorevole il bilancio costi-benefici.
Tariffe di trasporto: L’Autorità intende superare le barriere esistenti per allineare sempre più stabilmente il prezzo del mercato italiano con quello delle principali borse europee. il comportamento di alcuni Stati sembrerebbe portare alla formazione di barriere di entrata nei rispettivi sistemi di trasporto, operando così scelte opposte rispetto agli auspici richiamati. Per questo l’Autorità ha avviato le necessarie interlocuzioni e intende contribuire attivamente allo sviluppo del dibattito istituzionale sul prossimo “gas package”.
Accelerare le gare, valutare affidamenti >12 anni: Ad oggi solo due gare (per la distribuzione gas, ndr) – sulle oltre 170 previste – sono arrivate alla fase di assegnazione – e uno dei due casi è ora oggetto di contenzioso. L’Autorità attribuisce cruciale importanza ad una significativa accelerazione dei processi di gara per i benefici attesi per famiglie e imprese in termini di riduzione dei costi. In ultimo, l’Autorità ritiene che anche la durata delle nuove concessioni, oggi prevista pari a 12 anni, dovrebbe essere oggetto di ulteriore riflessione da parte del Legislatore, valutandone un allungamento.
Gas rinnovabili: Anche il settore gas è investito da importanti cambiamenti di natura tecnologica che, in questo caso portano alla identificazione di gas rinnovabili quale possibile alternativa al gas fossile, sia per il soddisfacimento delle esigenze primarie, sia a supporto dello sviluppo delle fonti rinnovabili, rappresentando un interessante sistema di accumulo dell’energia in eccesso da fonte rinnovabile. L’evoluzione di questi sistemi richiede ancora il superamento di alcune barriere di natura tecnologica ed economica. Essi rappresentano quindi un ottimo paradigma dell’atteggiamento che un moderno regolatore deve avere nei confronti di settori che, pur legati ad aspetti infrastrutturali di natura “convenzionale”, possono offrire nuove opportunità.
Prorogatio: esperienza da non ripetere: Ha rappresentato il momento più complesso della sempre delicata relazione tra indirizzo politico e indipendenza del Regolatore. Esistono esperienze e modelli consolidati in grado di garantire il giusto ricambio e la necessaria continuità cui si potrebbe fare riferimento per evitare che nel futuro situazioni analoghe si possano ripetere.
Sì alle audizioni in Commissione: Si è avanzata l’ipotesi che la Relazione Annuale dell’Autorità possa essere oggetto di un successivo momento di audizione congiunta da parte delle commissioni competenti di Camera e Senato. Sarebbe da cogliere come elemento di completamento del momento istituzionale che oggi viviamo.

Relazione annuale 2019 – Materiale per la stampa