In seguito alla pubblicazione del DM 5 dicembre 2013 “Modalità di incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale” l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha emanato la delibera 46/2015/R/gas, “Direttive per le connessioni impianti di biometano alle reti del gas naturale e disposizioni in materia di determinazione delle quantità di biometano ammissibili agli incentivi”.
Tale delibera si inserisce nel quadro di provvedimenti in materia di condizioni tecniche ed economiche per l’erogazione del servizio di connessione di impianti di biometano alle reti del gas naturale in accordo con le disposizioni del D.lgs. n. 28/11, di attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.
La deliberazione è completata da un Allegato A che riporta:
La Sezione I prevede che:
La Sezione II, si occupa della misurazione delle quantità di biometano immesso nella rete del gas naturale, dell’attività di certificazione e misurazione della quantità di biometano incentivabile ai sensi degli articoli 3, 4 e 5 del decreto 5 dicembre 2013, che viene attribuita al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
In tale contesto sono proseguiti, con qualche incertezza, i lavori europei sulle specifiche di qualità del biometano che hanno portato (estate 2016) alla fase finale di votazione il progetto FprEN 16723-1 Natural gas and biomethane for use in transport and biomethane for injection in the natural gas network – Part 1: Specifications for biomethane for injection in the natural gas network.
La normazione tecnica nazionale è stata al passo con l’evoluzione del contesto legislativo, regolatorio e normativo.
Il CIG ha avviato la revisione del rapporto tecnico UNI/TR 11537, di prossima pubblicazione, che contiene alcune conferme e importanti novità:
Ulteriori sviluppi sono attesi a livello di codici di rete, legislazione incentivante e attività regolatoria di specie.
L’obiettivo del Workshop è quindi di favorire un incontro tra gli operatori, evidenziando i cambiamenti in atto e le prospettive di sviluppo del settore.
In quest’ottica, l’esperienza acquisita nei precedenti eventi organizzati dal CIG è più che positiva, visti i risultati che posteriormente ad ogni evento si sono avuti in termini di maggior chiarezza tra gli operatori, di nascite di nuove collaborazioni e di individuazione di nuove soluzioni.
E’ ciò che si conta di ripetere anche stavolta e ci si può riuscire se non mancherà l’impegno a partecipare di tutti i soggetti interessati.
Il programma, le modalità d’iscrizione, i costi di partecipazione e le informazioni sui crediti formativi previsti verranno resi noti prossimamente.