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Biometano

Nuova edizione UNI/TR 11537
“Immissione di biometano nelle reti di trasporto e distribuzione di gas”
Prospettive e Sviluppi

In seguito alla pubblicazione del DM 5 dicembre 2013 “Modalità di incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale” l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha emanato la delibera 46/2015/R/gas“Direttive per le connessioni impianti di biometano alle reti del gas naturale e disposizioni in materia di determinazione delle quantità di biometano ammissibili agli incentivi”.
Tale delibera si inserisce nel quadro di provvedimenti in materia di condizioni tecniche ed economiche per l’erogazione del servizio di connessione di impianti di biometano alle reti del gas naturale in accordo con le disposizioni del D.lgs. n. 28/11, di attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.
La deliberazione è completata da un Allegato A che riporta:

  1. Nella Sezione I le direttive per il biometano, sviluppate in coerenza con gli obiettivi indicati dal decreto legislativo n. 28/11 destinate a garantire la sicurezza e l’efficienza tecnica nella gestione delle reti del gas, a garantire trasparenza e certezze nelle procedure di connessione alle reti per favorire un ampio utilizzo del biometano;
  2. Nella Sezione II le disposizioni relative alle modalità di misurazione, determinazione e certificazione della quantità di biometano da ammettere agli incentivi ai sensi del decreto 5 dicembre 2013“.

La Sezione I prevede che:

  • la responsabilità di garantire la sicurezza e l’efficienza tecnica nella gestione delle reti del gas vada sia del gestore di rete che deve verificare la compatibilità dei profili di immissione del biometano con le condizioni di esercizio in sicurezza delle reti stesse e con le capacità di assorbimento delle reti a cui gli impianti di produzione di biometano si connettono;
  • per le specifiche di qualità, in attesa del completamento dei lavori europei del CEN/TC 408, sia di riferimento il rapporto tecnico UNI/TR 11537 elaborato dal CIG;
  • per lo svolgimento dell’attività di misura del biometano da immettere nelle reti del gas, che il soggetto responsabile per l’installazione e la manutenzione dei sistemi di misura sia il produttore, mentre il soggetto obbligato alla rilevazione, registrazione e archiviazione delle misure sia il gestore di rete.

La Sezione II, si occupa della misurazione delle quantità di biometano immesso nella rete del gas naturale, dell’attività di certificazione e misurazione della quantità di biometano incentivabile ai sensi degli articoli 3, 4 e 5 del decreto 5 dicembre 2013, che viene attribuita al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

In tale contesto sono proseguiti, con qualche incertezza, i lavori europei sulle specifiche di qualità del biometano che hanno portato (estate 2016) alla fase finale di votazione il progetto FprEN 16723-1 Natural gas and biomethane for use in transport and biomethane for injection in the natural gas network – Part 1: Specifications for biomethane for injection in the natural gas network.

La normazione tecnica nazionale è stata al passo con l’evoluzione del contesto legislativo, regolatorio e normativo.
Il CIG ha avviato la revisione del rapporto tecnico UNI/TR 11537, di prossima pubblicazione, che contiene alcune conferme e importanti novità:

  • relativamente alle specifiche di qualità assume le caratteristiche chimico fisiche del gas naturale definite nel DM 19 febbraio 2007 e definisce i limiti per i componenti aggiuntivi del biometano, in coerenza con quanto previsto nel progetto europeo FprEN16723-1;
  • Indica metodi analitici e di campionamento di riferimento per eseguire le misure dei componenti e gli schemi di riferimento per la realizzazione degli impianti di consegna ed immissione in rete;
  • Distingue tra controlli in continuo/discontinuo a seconda dei componenti da monitorare;
  • Definisce le periodicità di analisi per i vari componenti in base allo stato dell’impianto (avviamento/regime/rientro da non conformità);
  • Introduce l’analisi del rischio riconoscendo la specificità del singolo impianto;
  • Fornisce indicazioni sulle prove di odorizzabilità del biometano e loro validità temporale.

Ulteriori sviluppi sono attesi a livello di codici di rete, legislazione incentivante e attività regolatoria di specie.

L’obiettivo del Workshop è quindi di favorire un incontro tra gli operatori, evidenziando i cambiamenti in atto e le prospettive di sviluppo del settore.

In quest’ottica, l’esperienza acquisita nei precedenti eventi organizzati dal CIG è più che positiva, visti i risultati che posteriormente ad ogni evento si sono avuti in termini di maggior chiarezza tra gli operatori, di nascite di nuove collaborazioni e di individuazione di nuove soluzioni.

E’ ciò che si conta di ripetere anche stavolta e ci si può riuscire se non mancherà l’impegno a partecipare di tutti i soggetti interessati.
Il programma, le modalità d’iscrizione, i costi di partecipazione e le informazioni sui crediti formativi previsti verranno resi noti prossimamente.

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